LE DISCIPLINE CINOFILO-SPORTIVE

 

Nel precedente articolo chiarivamo quant ’è importante l’attività fisica per il nostro cane: ma non esiste solo la classica passeggiata sulla spiaggia o in montagna, il mondo della cinofilia è pieno di attività sportive pensate proprio per tutti i cani, di razza e non.
Ma perché iniziare un’attività cinofilo-sportiva?
Semplice, perché oltre ad essere divertente, può servire a migliorare la relazione con il proprio cane, sfruttando le pulsioni tipiche della razza.
Perché sono nati gli sport cinofili?

Perché servivano, e servono tuttora, come prove di selezione di razza, ossia programmi per testare le qualità e il patrimonio genetico del cane ai fini dell'allevamento e della riproduzione.
Possiamo scegliere lo sport che preferiamo e che più si addice al temperamento del nostro cane, sempre tenendo conto della sua naturale esigenza di giocare e di muoversi. Tuttavia non bisogna eccedere: va tenuto bene a mente che il cane non è una macchina, e non ci si deve lasciar trascinare da un'eccessiva ambizione.
Il classico e il più conosciuto tra gli sport cinofili è l’agility, e proprio questa disciplina è aperta a tutti i cani di qualsiasi razza anche senza pedigree; è uno sport cinofilo che consiste in un percorso ad ostacoli che il cane deve affrontare nel minor tempo possibile. Durante la gara il conduttore segue il cane lungo il percorso, incitandolo e dandogli i comandi.
Altra disciplina sportiva molto nota è l’utilità e difesa (UD) riconosciuta dall’ENCI.
Nell' UD i cani vengono sottoposti a prove più o meno difficili il cui scopo è valutare gli aspetti caratteriali dell'animale ai fini della selezione riproduttiva.
Non sono ammessi soggetti aggressivi o timidi, il cane deve quindi mostrarsi equilibrato e con una ottima capacità di rispondere ai comandi del conduttore. Qui il compito dell'addestratore è quello di rendere possibile una concreta comunicazione uomo-cane, attraverso esercizi volti ad ottenere un completo controllo sull'animale. Tale controllo viene raggiunto attraverso il gioco e pratiche di addestramento non coercitive che aiutano proprio a sviluppare l' intesa tra cane e padrone.
Iniziano a prendere piede anche altre discipline sportive, come ad esempio il disc dog che si pratica all’aperto con il solo ausilio di un frisbee e di un grande prato, è adatto a tutti i cani a partire dai 15 mesi.
L'addestramento avviene attraverso attività motivazionali come il gioco col disco da solo e piccoli lanci di una pallina per stimolare l'inseguimento e il riporto. Una volta acquisite le capacità basilari può essere introdotto l'apprendimento della presa al volo, integrando in seguito con giravolte e salti, fino a compiere vere e proprie acrobazie.
Un’altra attività cinofilo-sportiva che si sta affermando anche in Italia come sport da effettuare con il proprio cane è lo sheepdog, purchè sia un cane da pastore o possieda un significativo istinto a lavorare come tale. Nello sheepdog, il cane ed il conduttore lavorano in team allo scopo di radunare, condurre da un posto ad un altro, rinchiudere in un recinto o separare greggi di pecore.
Il cane da sheepdog oggigiorno più apprezzato è indubbiamente il border collie, che si contraddistingue per il suo modo di controllare e riunire le pecore con lo sguardo.
Un classico delle attività cinofilo-sportive è l’obedience che è nata per valutare le doti del cane e la sua capacità di recepire l’addestramento. Ha come fine di insegnare al cane un comportamento controllato e collaborativo ed è quindi necessaria un’ottima intesa cane-padrone.
In gara sono presenti percorsi da svolgere con una condotta perfetta, intervallata dai comandi classici come il seduto, il terra, il resta eseguiti con precisione certosina. Nelle classi più avanzate sono presenti anche i richiami, gli invii, i riporti con il salto e la discriminazione olfattiva.
E’ aperta a tutti i cani di età superiore ai 12 mesi e vi possono accedere solo i soggetti iscritti al libro genealogico del cane di razza.
Negli ultimi anni anche in Italia è approdata la rally obedience (Rally-O), attività che nasce invece negli Stati Uniti.
Il percorso di rally-o prevede una serie di esercizi con difficoltà crescente in base alla classe di gara, che ricorda da un lato l’obedience e dall’altro l’educazione di base.
Per andare un po’ più nello specifico, si tratta di un’attività svolta dal binomio uomo-cane, in cui viene richiesto di affrontare un percorso costituito da varie tappe (cartelli o stazioni) attraverso le quali il conduttore deve transitare, dimostrando il maggior affiatamento possibile con il cane con cui lavora. Durante il passaggio da una stazione alla successiva, il cane dovrà mostrare attenzione nei confronti dell’essere umano e mantenere una condotta dalla quale risulterà sempre perfettamente affiancato al conduttore. Esiste un miglioramento concreto nella crescita relazionale legata al proprio cane, per questo si consiglia questa attività come un concreto proseguimento di un qualsiasi processo educativo.
Il fly ball è uno sport ancora poco conosciuto, che consiste in una vera e propria staffetta dove quattro cani per squadra corrono dietro ad una pallina; in realtà è un gioco un po’ complicato in cui i cani devono fare un percorso con quattro salti e raggiungere un attrezzo che azionato dal peso delle loro zampe lancia una pallina da tennis. Il cane corre a prendere la pallina e la riporta al punto di partenza, solo a questo punto potrà partire il secondo “concorrente”.

Negli ultimi tempi si sente parlare sempre di più del dog trekking, che in realtà non è una passeggiata in montagna con il nostro cane, ma è un vero e proprio sport in cui il cane ha un ruolo ben preciso.
Il trekker si pone dietro al cane, legato ad esso tramite una corda collegata all'imbraco da traino del cane e alla cintura da dog trekking che il trekker si sarà allacciato in vita. Lo scopo è far si che il cane "traini" la persona cui è legato come fosse una slitta. Ovviamente, l'escursionista non dovrà farsi trascinare: dovrà comunque camminare, ma sarà notevolmente aiutato dall'azione del proprio compagno. Qualsiasi cane può essere addestrato al traino (purché di taglia media o più grande: deve poter trainare una persona!), non solamente i cani nordici, comunemente selezionati per questo genere di attività.
Perché è nato il dog trekking?
E’ nato perchè i mushers (coloro che guidano la slitta trainata da cani) avevano la necessità di addestrare i propri animali anche in regioni del mondo in cui la neve è presente soltanto in pieno inverno. Durante il resto dell'anno, non potevano lasciare i cani senza far nulla, così adottarono il dog trekking come rimedio per poter continuare a tenere in allenamento i cani da slitta. Infatti, nel dog trekking si usano esattamente gli stessi comandi vocali usati nello Sleddog (letteralmente Sled=slitta e dog=cane) per dirigere i cani lungo i sentieri che desiderano percorrere.

scritto da: Aurora Tagliavia

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